loading

Detrazioni fiscali: cosa accade se l'immobile viene venduto?

La detrazione per ristrutturazione viene spalmata in dieci quote annuali nella dichiarazione dei reddiit. E se la casa viene venduta prima?
La detrazione per ristrutturazione viene spalmata in dieci quote annuali nella dichiarazione dei reddiit. E se la casa viene venduta prima?

Ristrutturare casa è una scelta che in molti compiono sapendo anche che il Fisco concede una serie di agevolazione. Fino al 31 dicembre 2021, difatti si potrà fruire della detrazione Irpef al 50% e con limite massimo di spesa di 96mila euro per unità immobiliare.

L’agevolazione è rivolta ai contribuenti soggetti all’Irpef, ossia i proprietari degli immobili oggetto dell’intervento; i titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili; gli inquilini; il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado); il convivente more uxorio (per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016).

Detrazione per ristrutturazione: cosa accade se cambia la proprietà

La detrazione fiscale viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Ma cosa succede se nel frattempo cambia la proprietà dell’immobile?

Risponde a questa domanda l’Agenzia delle entrate precisando che, se l’immobile sul quale è stato eseguito l’intervento di recupero edilizio è venduto prima che sia trascorso l’intero periodo per fruire dell’agevolazione,  ossia i dieci anni, il diritto alla detrazione delle quote non utilizzate è trasferito, all’acquirente dell’unità immobiliare salvo diverso accordo delle parti. In sostanza, in caso di vendita. il venditore ha la possibilità di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica) dell’immobile. Tuttavia, in assenza di specifiche indicazioni nell’atto di compravendita, il beneficio viene automaticamente trasferito all’acquirente dell’immobile.

In caso di decesso dell’avente diritto, inoltre l’Agenzia precisa che la detrazione non fruita in tutto o in parte è trasferita, per i rimanenti periodi d’imposta, esclusivamente all’erede o agli eredi che conservano la “detenzione materiale e diretta dell’immobile”. In caso di vendita o di donazione da parte dell’erede che ha la detenzione materiale e diretta del bene, le quote residue della detrazione non fruite da questi non si trasferiscono all’acquirente o donatario, neanche quando la vendita o la donazione sono effettuate nello stesso anno di accettazione dell’eredità.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

2021-05-13 10:06:44
Link copiato negli appunti