Perfezione “architettonica”, precisione e omogeneità: queste tre caratteristiche tanto bastano a descrivere nel modo più semplice possibile quello che nell’ambito del giardinaggio è chiamato il “Prato Inglese”. Un nome piuttosto particolare, che trae origine dal Regno Unito del diciottesimo secolo quando i ricchi proprietari erano soliti coltivare appezzamenti di terreno pressoché perfetti nei pressi delle loro case. Questa interessante, scenografica ma altrettanto complessa pratica ha iniziato a diffondersi ben presto anche nel resto dell’Europa, diventando una vera e propria iconografia che rappresenta ormai tutti quei manti d’erba perfettamente curati e dall’assidua manutenzione. Proprio quest’ultimo è l’aspetto più complicato da adempiere nella realizzazione di un prato inglese: il mantenimento. Come realizzare, perciò, il proprio piccolo e architettonicamente perfetto fazzoletto d’erba? Ecco tutti i consigli.
Cos’è il prato inglese
Il prato inglese è un manto d’erba, più o meno grande, dall’iconica uniformità e precisione che richiedono però una frequente ed assidua manutenzione. Generalmente è necessario seminare una sola specie di erba – le graminacee – poiché più adatte a resistere ai particolari climi freddi e umidi che contraddistinguono le campagne inglesi. Tuttavia con la sua diffusione nel resto d’Europa, il prato inglese ha dovuto far fronte anche ad un cambio di clima spesso radicale, come quello secco e arido tipico del Sud Italia. Per far fronte a questo ostacolo si è preferita, nel corso del tempo, la semina congiunta di più graminacee contemporaneamente. Il prato inglese è perciò accessibile anche a prescindere dalla località, e per realizzarlo è importante seguire tutta una serie di regole, soprattutto riguardo il suo mantenimento.
Vantaggi e svantaggi di un prato inglese
Il vantaggio più grande del prato inglese è, certamente, il suo fascino invidiabile: con la perfezione architettonica dei prati attentamente rasati può diventare una sorta di “trofeo” da sfoggiare e mettere in mostra a vicini oppure ai passanti, che non mancheranno commenti di apprezzamento. Eppure c’è un (già accennato) rovescio della medaglia, che lo rende poco appetibile per chi non ha la pazienza necessaria a prendersene le adeguate cure. Il prato inglese ha assolutamente bisogno di una costante manutenzione, un continuo occhio di riguardo che lo mantenga sempre al 100% della sua omogeneità ed uniformità che sfida le leggi della natura. La costanza, insomma, è la chiave di tutto: se riuscirete a ritagliarvi frequentemente abbondante tempo da dedicare alle sue cure, il vostro prato inglese non potrà che apparire più bello che mai.
La preparazione
La preparazione del terreno è un passaggio importante alla buona riuscita del nostro prato inglese e che non va dunque assolutamente sottovalutato. Con una vanga oppure una zappa bisogna prima di tutto lavorare la terra dell’area in cui prenderà vita il nostro piccolo spazio verde, andando ad agire anche in profondità per rendere il tutto il più morbido possibile. In questa fase, inoltre, sarà possibile fare ricorso a diserbanti chimici per eliminare le erbe infestanti e indesiderate che si trovano nel substrato. Terzo passaggio è la concimazione attraverso l’utilizzo di fertilizzanti: che si vada ad utilizzarne una tipologia chimica piuttosto che organica è indifferente, ma è meglio preferire quest’ultima opzione. La preparazione del terreno avviene in genere nelle stagioni “intermedie” fra una semina e l’altra, quindi l’inverno e l’estate sono il momento giusto per darsi da fare.
La semina
Agrotis Tenuis, Agrotis Stolonifera, Lolium Italicum, Lolium Perenne, Poa Pratensis, PoA Annua, Festuca Rubra, Festuca Ovina e Festuca Arundinacea. Sembrano giochi di parole, ma sono in realtà i nomi scientifici delle specie di graminacee che vengono generalmente utilizzate nella coltivazione del prato inglese. Esistono anche delle zolle precoltivate, molto più economiche in termini di costi e risparmio di tempo, che permettono di saltare direttamente il processo di semina. Dopo aver scelto le tre o quattro specie di erba che andremo ad utilizzare, si può procedere con l’atto pratico: la semina, che deve avvenire necessariamente in autunno oppure in primavera.
Per quanto riguarda la modalità, può essere effettuata sia a mano che attraverso appositi macchinari, facendo bene attenzione a procedere prima in un verso e poi in quello opposto, integrando anche una piccola percentuale di sabbia per evitare dispersioni. Dopo aver seminato è necessario applicare un diserbante sia contro le erbacce, che contro i piccoli insetti come le formiche, che potrebbero compromettere e vanificare i nostri sforzi ed infine compattare il terreno con un rullo o delle scarpe apposite. La prima innaffiatura è molto importante e va attentamente controllato che sia abbondante ma al contempo uniforme. Entro tre settimane, se irrigato con costanza, si inizieranno a vedere i primi risultati e l’erbetta rilascerà i suoi primi germogli.
La manutenzione del prato inglese
La manutenzione del prato inglese è il suo aspetto più complesso ed estremamente importante. Annaffiature, concimazioni e tagli dovranno essere effettuati con costanza e regolarità. Le annaffiature, in particolare, dovranno essere in grado di raggiungere il terreno in profondità in modo che venga garantito adeguato nutrimento alle radici: dal momento che le graminacee possono essere particolarmente sensibili al sole e alla siccità, se l’irrigazione verrà limitata alla superficie esterna si rischia che le radici non si sviluppino adeguatamente e che, di conseguenza, i raggi del sole le secchino inevitabilmente.
Nel caso in cui si proceda ad una innaffiatura manuale, sarà necessario che l’operazione di irrigazione avvenga ogni giorno; quando, invece, si è di fronte ad un prato di dimensioni estese allora è possibile installare un impianto automatico del tipo a pioggia che si occuperà per noi di fornire acqua in quantità abbondante al prato. Un altro aspetto delicato è la concimazione del terreno, che dovrebbe essere a base di azoto, fosforo, potassio e microelementi. Il consiglio è di intervenire ogni tre mesi, ma è possibile anche svolgere questa operazione annualmente in primavera provvedendo anche ad una rigenerazione del prato.
Prodotti utili per realizzazione e cura del prato inglese
Semi, concimi e diserbanti: prendersi cura di un prato inglese può rivelarsi una grande sfida. Ecco alcuni prodotti utili nella coltivazione e mantenimento del nostro angolo di erba.
Maciste – Sementi per tappeto erboso – Ideale per zone aride
Il prato inglese necessita di un clima umido e freddo e perciò alcune aree d’Italia (come il Sud) potrebbero non essere adatte alla sua coltivazione. Esistono, però, alcuni semi in grado di resistere anche alle zone aride e secche. È il caso di quelli venduti dalla Bottos: la confezione da 1 kg contiene sementi per prato adatti per qualsiasi tipo di terreno, anche per quelli che si trovano in un clima di “estremo termico” oppure all’ombra (fino al 50% di luce diretta in meno). Il prodotto può essere inoltre utilizzato anche per la risemina di zolle di terreno non più verdi.
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Wolf-Garten Turbo LR 50 Prato per risemina
A proposito di risemina, questo valido prodotto della Wolf-Garten permette di colmare i prati radi, ovvero zolle brulle del nostro prato, promettendo una germinazione più veloce del 30%, oltre che una ricrescita omogenea, robusta e folta.
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VIGORPRATO UNIVERSALE, concime per prati per tutto l’anno
Si tratta di un concime granulare completo da utilizzare in qualsiasi periodo dell’anno. È indicato, oltre che per i tappeti erbosi, anche per siepi e piante ornamentali. Ha una durata di 3-4 mesi promettendo prati dal verde intenso per un periodo di tempo più prolungato.
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Concime Fertilizzante per prato inglese BIOSTART 12-20-15
Questo prodotto di marca Bottos è un fertilizzante specifico per tappeti erbosi, arricchito con sostanza organica a base di Acidi Umici estratti da Leonardite Canadese che permette di estendere i benefici anche alla preparazione dei letti di semina e al tempo stesso conferire un effetto stimolante alla vegetazione se utilizzato in fasi di rigenerazione. L’azione degli acidi umici aiutano infatti le giovani piantine in via di germinazione ad assorbire con maggiore facilità gli elementi nutritivi contenuti in terreni difficili per la crescita e lo sviluppo di un tappeto erboso. L’elevato contenuto di fosforo solubile, infine, contribuisce a velocizzare i tempi di insediamento sia dei tappeti erbosi in semina ex-novo che in trasemina.
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Dr. Stähler 056381 prato inglese Contro Le Erbacce
Si tratta di un erbiocida selettivo contro le erbacce infestanti a foglie larghe. È ben tollerato nei prati grazie alla concentrazione limitata dei singoli principi attivi e alla formulazione come concentrato solubile in acqua. Deve essere utilizzato insieme ad innaffiatura e pulizia del prato in cui verrà applicato, in un periodo da marzo ad ottobre. La confezione da 500 ml comprende anche un tappo dosatore per gestire comodamente la quantità di prodotto.
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Conclusioni
Il prato inglese è una chicca imperdibile per coloro che amano sfoggiare un giardino ben curato, dando vita ad una squisita alternativa al classico prato “rustico”. Seguendo con cura certosina tutti i passaggi della sua coltivazione, da un’accurata preparazione del terreno alla semina, realizzare un prato inglese non è affatto complicato ma è necessario tenere in considerazione la grandissima manutenzione necessaria per mantenere la sua verde perfezione. Perciò è poco indicato per chi ha poco tempo da dedicare al giardinaggio, mentre per i più appassionati potrebbe rivelarsi una interessante sfida in cui cimentarsi.
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2021-05-19 09:00:28