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Calendario della semina dell'orto 2021: guida mese per mese

Il calendario della semina è utile per gestire ed organizzare le coltivazioni di tutto l'anno, così da assicurare frutta e verdura freschi ad ogni mese.
Il calendario della semina è utile per gestire ed organizzare le coltivazioni di tutto l'anno, così da assicurare frutta e verdura freschi ad ogni mese.

Fare l’agricoltore per hobby o lavoro non è un lavoro semplice: esistono migliaia di aspetti da tenere sotto controllo, dalle attività di monitorare a quelle organizzative. Da sempre legato ai “capricci” del meteo, non è sempre facile capire qual è il periodo migliore per la semina, piuttosto che del raccolto e dei conseguenti lavori. Per questo motivo entra in gioco il calendario della semina, un pratico trucchetto utilizzato dagli agricoltori per definire quali sono le colture a cui dedicarsi mese per mese, giocando così d’anticipo contro eventuali agenti atmosferici.

I nostri avi una volta si affidavano alle fasi lunari, oggi esistono perfino dei pratici calcolatori online che alleggeriscono la già grande mole di lavoro che grava sulle spalle di chi lavora la terra.

Cos’è il calendario della semina

cos'è il calendario della semina

Il calendario della semina è quello strumento indispensabile che mai deve mancare fra le mani di chiunque voglia dedicarsi alla coltivazione di un orto, sia che si tratti di esperti che di novellini. Il calendario della semina è il segreto di ogni frutteto, giardino, orto: perciò va compresa a fondo la sua importantissima funzione.

Ad ogni periodo e mese dell’anno corrisponde, infatti, un’attività ed una semina diversa, che si basa su alcune variabili non sempre prevedibili come le temperature, l’intensità e frequenza delle precipitazioni piovose, la presenza o meno di venti. Tutti elementi che potrebbero influenzare l’andamento del calendario.

Perché è utile il calendario della semina

utilità del calendario della semina

La sua utilità, dunque, è presto detta: grazie al calendario della semina, chiunque voglia dedicarsi al proprio angolo di pollice verde potrà avere una panoramica chiara su tutto l’anno, riuscendo così al tempo stesso ad organizzare tutte le semine, i trapianti da effettuare, il raccolto e anche i lavori che vanno svolti in un determinato periodo piuttosto che in un altro.

Insomma, il calendario della semina funge come una sorta di “planner” per gestire al meglio la propria coltura, dal più grande dei frutteti al più piccino degli orti.

Semina

Per ogni mese è assegnata una semina diversa: ad esempio a gennaio si coltiva lo scalogno, mentre a marzo le lattughe.

Le semine si distinguono, principalmente, in invernali, primaverili, estive ed autunnali. L’inverno è ovviamente la stagione più rigida e dura da affrontare, che mette a dura prova la sopravvivenza delle piantine. Perciò ci si concentra su colture in grado di resistere particolarmente al freddo, oppure realizzando delle protezioni che possano supportarle.

La primavera, invece, è il periodo migliore per darsi da fare con l’orto, soprattutto nei mesi fra marzo e maggio, oltre che determinante per un ricco raccolto.

Durante il periodo estivo bisogna fare particolare attenzione al sole intenso e alle alte temperature che potrebbero mettere in seria difficoltà le piantine nate da poco.

In autunno, infine, la mossa migliore è concentrarsi su quelle piante che hanno un ciclo breve, in modo tale da raccogliere i primi ortaggi prima delle gelate invernali.

Trapianti

I trapianti sono un altro passaggio delicato nel calendario della semina. Una messa a dimora sbagliata o eseguita in un periodo non consono, infatti, potrebbe compromettere la sopravvivenza della piantina stessa.

Per questo motivo conoscere a menadito i periodi migliori in cui trapiantare ogni coltura è fondamentale per ottenere il massimo dal nostro orto o frutteto.

In ogni calendario che si rispetti è presente una piccola sezione dedicata proprio ai trapianti, così da non sbagliarsi quando bisognerà mettere a dimora nuove piantine, sia che siano acquistate in vivaio che spuntate nel semenzaio.

I vantaggi di questa pratica sono diversi: il primo è il risparmio di spazio, che verrà liberato prima se le piantine affrontano una parte della crescita in vaso, mentre è utile anche per evitare gli sprechi, eliminando direttamente le piantine più deboli oppure quelle che non germinano correttamente.

Così facendo, poi, si elimina alla radice anche il problema di erbe infestanti e altre avversità che la vita in terra potrebbe portare, come malattie oppure insetti.

Lavori

Coltivare richiede dedizione, impegno, ma soprattutto tempo da dedicare ai lavori. Concimazione, vangature, trattamenti: perciò in ogni calendario è presente una sezione dedicata proprio ai lavori necessari, suddivisi in base al periodo dell’anno in modo tale da ottimizzare i tempi.

Per ogni stagione vi sono infatti lavori diversi, ad esempio in autunno ci si occupa della concimatura, mentre in inverno – quando la maggior parte delle coltivazioni è ferma – è utile dedicarsi alla manutenzione degli attrezzi da lavoro e della crescita di piantine nel semenzaio.

In estate l’attenzione si sposta tutta sulle erbe infestanti e sull’irrigazione, in misura leggermente più abbondante per contrastare l’inevitabile calura.

Raccolte

Quando si coltiva qualcosa, arriverà prima o poi il momento di raccoglierne i frutti. E così anche per i campi, i frutteti e le colture più in generale, ma se si pianifica e programma un apposito calendario delle raccolte certamente il lavoro sarà più semplice da gestire e seguire.

Ovviamente la raccolta è legata a stretto filo con la semina ed il ciclo colturale delle piante coltivate, perciò è bene programmare il tutto con largo anticipo e tenendo sempre conto del calendario della semina.

Inoltre, potrebbe essere opportuno fare un programma che permetta di avere sempre verdura e frutta fresche in ogni periodo dell’anno.

Calendario della semina di mese in mese

calendario della semina: mesi

Ad ogni mese corrisponde una semina, un trapianto, un raccolto ed una lista di lavori diversa. Tuttavia, è bene tenere a mente che ogni calendario è indicativo dal momento che in Italia esistono zone climatiche anche completamente diverse fra loro. Perciò si rende necessario informarsi al riguardo e modificare il calendario di conseguenza.

Gennaio

Gennaio è il più freddo dei mesi invernali, perciò sono ben poche le semine in questo periodo e – anzi – in alcune zone non si semina affatto.

Tuttavia qualcosa si può sempre fare: aglio (piantato direttamente a spicchi), scalogno, cipolla e carciofi possono essere piantati direttamente in pieno campo, mentre in semenzaio è tempo di peperoncini, melanzane e pomodori, ma anche basilico, timo, peperoni dolci e zucchine.

Alcune colture, poi, possono essere seminate in tunnel freddi, come la cicoria, la lattuga, il ravanello, la rucola e la valeriana.

Per quanto riguarda invece i lavori, si procede alla vangatura (in assenza di suolo gelato), alla progettazione dell’orto, la manutenzione degli attrezzi e la realizzazione del semenzaio.

Febbraio

Anche a febbraio il freddo la fa da padrone. Pochi gli ortaggi in grado di resistere al freddo: parliamo dell’aglio, scalogno e cipolla, resistenti e spesso messe a dimora proprio in questo periodo.

Al riparo nei tunnel possono essere coltivati, invece, le carote, l’insalata ed i rapanelli. In semenzaio, ormai a regime, via libera anche a febbraio a peperoncini, zucchine, peperoni, pomodori, melanzane, cetrioli, angurie, meloni, cavolo cappuccio, sedano e basilico.

Per quanto riguarda i lavori, si procede in genere con la vangatura, la preparazione dei tunnel protettivi e del semenzaio, e con l’acquisto di sementi per i mesi successivi.

Marzo

Con marzo arriva il primo caldo ed inizia anche la stagione primaverile, molto impegnativa dal punto di vista delle colture. In pieno campo è tempo di piantare le patate ed i bulbilli di aglio e cipolle, nel caso non fossero già stati piantati in precedenza.

Via libera anche a verdure a foglia – come bietole, coste, valeriana, spinaci, rucola, lattuga, cicoria da taglio e prezzemolo – e ai legumi, come ceci, fagioli, piselli e fave, oltre che altre verdure come barbabietola rossa, rapanelli e carote.

In semenzaio si seminano basilico, anguria, melone, cetriolo, zucchina, zucca, peperone, melanzana, pomodoro, cavolo verza, carciofi, sedano e prezzemolo. Bisogna rimboccarsi le maniche anche con i lavori: a marzo si inizia a lavorare il terreno, rivoltare il compost, togliere le erbacce e predisporre gli appezzamenti.

Aprile

Aprile dolce dormire? Affatto: si tratta di uno dei mesi più proficui per seminare una elevata quantità di piante, direttamente nell’orto.

Barbabietole, carote, carciofi, cardi, cicorie, fagioli nani e rampicanti, fagiolini, spinaci, valeriana, rapanelli, rape, cipolle, zucche, zucchine, lattughe, fragole, pomodori, peperoni e melanzane, bulbilli di cipolle e anche patate, questo l’elenco completo delle semine ottimali per il mese di aprile.

Per le piante aromatiche, ok a basilico e prezzemolo. Sarà necessario poi dedicarsi anche a vangature, semine e trapianti, sarchiatura degli infestanti, irrigazione delle piante (soprattutto quelle giovani) e copertura con telo in tessuto non tessuto nel caso di improvvise gelate tardive.

Maggio

Addio ai semenzai, che vanno in “pensione” lasciandosi alle spalle i rigidi mesi invernali. A maggio è possibile coltivare in pieno campo angurie, meloni, barbabietole, insalate – dalla lattuga ai lattughini, indivia, rucola e scarola –, fagiolini, fagioli, cetrioli, carote, cardi, bietole da coste, melanzane, pomodori, peperoni, peperoncini, zucca, zucchine.

Per quanto riguarda le erbe aromatiche si coltiva il basilico, sedano e prezzemolo. I lavori si concentrano sul monitoraggio dei parassiti, la realizzazione di sostegni per le piante rampicanti, rincalzo e pacciamatura, raccolta dei primi ortaggi primaverili.

Giugno

Con giugno si aprono le porte dell’estate. Via libera perciò alla semina di coste, barbabietole, broccoli, cavolfiori, rapanelli, rucola, mizuna, cavolini, cavoli e cavolo verza, lattuga, indivia, catalogna, cicoria, cardi, carote, zucchine, zucche e cetrioli, pomodori, peperoni dolci e piccanti, finocchi, fagioli, fagiolini, porri, sedano e piselli.

Sì a camomilla, salvia, basilico, rosmarino e prezzemolo per le erbe aromatiche. A giugno si può procedere, inoltre, con i trapianti delle piantine cresciute in semenzaio nei mesi precedenti. I lavori si concentrano su irrigazioni, rincalzo, realizzazione sostegni e posa di reti anti-grandine e raccolto.

Luglio

Nel cuore dell’estate, già si pensa al freddo dell’inverno. Perciò si seminano ortaggi a ciclo colturale veloce e piante autunnali: rapanelli, biete, lattughe, rucola, mizuna, fagiolini nani, fagioli e pastinaca, cime di rapa, finocchi e cicorie, dal cespo all’indivie, radicchio, scatola, catalogna.

Per quanto riguarda i lavori, ci si occupa di irrigazione al bisogno, di zappettatura del terreno, controllo infestanti e pacciamatura, monitoraggio malattie e raccolto.

Agosto

In agosto, una buona irrigazione è fondamentale. La terra non deve essere mai lasciata seccare attorno alle piantine, perché è da questo mese che si decide il destino dell’orto nel periodo più freddo.

All’aperto si seminano finocchi, spinaci, radicchio, cicorie, lattughe, valerianella, rucola, rapanelli, carote. Fra i lavori, ovviamente irrigazioni, zappettatura del terreno, pacciamatura e controllo infestanti, attenzione alle malattie e alla grandine, raccolto.

Settembre

Inizia l’autunno e con gli ultimi giorni caldi può essere una mossa vincente far germinare le piantine che domineranno l’orto autunnale, oltre che quelli a ciclo breve, da raccogliere prima dell’arrivo del freddo.

Fra queste ci sono le classiche carote, rucola e ravanelli, poi insalate di diverse varietà (dalla valerianella alla scarola, fino all’indivia e la riccia, lattughino da taglio, cicorie e radicchio trevigiano), spinaci, cime di rapa, prezzemolo e verze. All’inizio del mese ottimi i bulbi di zafferano, mentre alla fine via libera alle fave.

Si torna poi a riattivare il semenzaio, nel quale preparare le prime piantine di cipolle. Per quanto riguarda i lavori da svolgere, ci sono la zappettatura del terreno, attenzione e controllo degli animaletti nocivi ed infestanti.

Ottobre

Siamo ormai in autunno inoltrato ed il nostro calendario si concentra perlopiù su due tipi di semine: quelle dal ciclo colturale rapido e quelle resistenti al freddo.

Dei primi si possono ancora seminare spinaci, cime di rapa, rape, broccoletti, barbabietole, ravanelli ed insalate (lattughe da taglio, scarola, indivia, rucola, cicoria da taglio, valerianella), anche se in quelle zone d’Italia dove già iniziano i primi freddi potrebbe essere utile riparare le coltivazioni con teli in tessuto non tessuto oppure con mini tunnel.

A partire da metà ottobre, poi, via libera a fave e piselli, cipolle invernali e aglio. I lavori del mese si concentrano sulla realizzazione di coperture contro il gelo, rivoltare il compost e concimare il terreno.

Novembre

Ad un passo dall’inverno, è inutile in questo mese dedicarsi a nuove semine. In campo aperto si possono coltivare fave e piselli in varietà adatte al periodo, ed eventualmente fare un tentativo anche con spinaci, cime di rapa, valeriana e lattughini nel caso in cui si disponga di tessuto non tessuto da utilizzare per coprirli nelle ore notturne, oppure di una serra fredda.

A novembre è possibile piantare anche l’aglio in bulbi, ma se la zona è particolarmente fredda è meglio attendere il ritorno della primavera. In compenso, i lavori da svolgere sono diversi: oltre al raccolto, bisogna pensare alla protezione delle piantine, preparazione del terreno per l’anno successivo attraverso vangatura e concimazione ed acquistare nuove sementi.

Dicembre

L’inverno ha inizio e le piantine da seminare in questo mese dell’anno, in grado quindi di sopportare le basse temperature, sono ben poche.

Nel caso la terra sia gelata, bisogna evitare di piantare, ma se ci si trova in una zona dal clima più mite, allora qualcosa da fare c’è: piselli, fave, valerianella e spinaci sono in genere le più gettonate.

Senza contare le cipolle invernali, spicchi d’aglio e scalogno. In coltura protetta si può invece procedere con radicchio da taglio, rucola, ravanelli, carote e lattughe.

Diminuiscono anche i lavori: a dicembre si continua con la preparazione del calendario per l’anno successivo e si sfrutta il poco lavoro della terra per fare manutenzione degli attrezzi.

Conclusioni

Ogni mese ha la sua semina e per ottenere il massimo dal proprio orto, è utile conoscere a menadito il calendario delle semine in modo tale da ottimizzare i tempi e – al tempo stesso – avere frutta e verdura fresche per tutto l’anno.

Ogni agricoltore che si rispetti ne pianifica uno, cucito su misura in base alla propria zona di coltivazione e agli obiettivi che vorrebbe ottenere dalle colture.

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2021-06-30 09:00:57
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